Bukhara - Complesso Hodja Zaynuddin
Il Complesso di Hodja Zaynuddin a Bukhara: un capolavoro dell’architettura islamica
Il complesso di Hodja Zaynuddin a Bukhara è stato costruito prima del 1555 ed è un importante esempio dell’edilizia culturale, monumentale e pubblica di questo periodo. Il progetto architettonico, che tiene conto dell’ambiente circostante e delle strutture limitrofe, può essere tracciato in modo impressionante.
L’edificio centrale a cupola della moschea è stato armoniosamente integrato nel quartiere. I due lati della moschea sono stati progettati in base alla loro posizione rispetto alla zona residenziale e sono collegati da un aiwan ombreggiato – la sala delle udienze, che è la parte più importante di un palazzo – e da un grande bacino d’acqua fatto di lastre di pietra. Questo bacino non serviva solo a rifornire i residenti e i visitatori di acqua potabile, ma era anche un elemento di design che conferiva all’intero complesso una calma atmosferica.
Caratteristiche architettoniche e simbolismo
Un’attrattiva particolare è rappresentata dall’ornato trabocco del bacino d’acqua nell’angolo sud-est, scolpito nel marmo a forma di bocca aperta del drago Azhdar. Le decorazioni ornamentali ed epigrafiche sottolineano la maestria artigianale di quest’epoca.
La moschea Hodja Zaynuddin Khanaqa appartiene al gruppo delle cosiddette moschee-khanaqa, caratterizzate da un edificio centrale a cupola. Questi edifici erano utilizzati in particolare dai sufi per le cerimonie religiose, spesso caratterizzate da canti e accompagnamenti musicali. La fusione tra moschea e chanaqa simboleggia la combinazione tra Islam classico e sufismo, un fenomeno diffuso nell’architettura tardo-medievale.
I complessi moschea-chanaqa comprendevano solitamente diverse stanze funzionali e combinavano varie funzioni religiose e sociali. Oltre alla moschea vera e propria e alla chanaqa, potevano far parte dell’insieme anche medre, mazar (tombe) e altre strutture.
La venerata tomba “Khodja Turk”
Una delle attrazioni più importanti del complesso di Hodja Zaynuddin è la tomba venerata “Khodja Turk”, che si trova in una nicchia esterna della moschea. È inconfondibile per la sua forma con due aste svettanti (tugh) e riflette la tradizione islamica classica secondo la quale anche i sovrani non venivano sepolti in magnifici mausolei, ma modestamente all’aperto.
La sepoltura avveniva in un saghana (un sarcofago ad arco) o in un dakhma (una piattaforma funeraria rettangolare rivestita in pietra). Durante il periodo Temurid furono eretti numerosi mausolei, ma sotto gli Shaybanidi la costruzione di tali monumenti fu proibita. Solo nel XVII-XVIII secolo si ricominciò a costruire mausolei.
Il design ornato della moschea
La facciata meridionale della moschea è caratterizzata da una profonda nicchia che assomiglia a un portico aperto e conduce i fedeli all’interno attraverso sentieri ombreggiati. La moschea offriva un’atmosfera fiabesca di ricchezza e lusso artistico, in netto contrasto con la povertà di molti abitanti che qui cercavano conforto nella loro religione.
Un elemento di design particolare è la decorazione delle pareti: le decorazioni dorate originali erano eseguite con la tecnica del kundal, che colpisce per i suoi elaborati dipinti a rilievo. Oggi sono conservate in colori rossastri e blu, ma riflettono solo in parte l’antico splendore.
L’interno della moschea è caratterizzato da un’impressionante tavolozza di colori dominata dai toni del blu cielo e del rosso arancio. Le decorazioni a mosaico e a pannelli sono costituite da pannelli rettangolari con motivi geometrici, cartigli ornati ed eleganti archi.
La cupola principale della moschea è affiancata su entrambi i lati dai tradizionali aiwan, che mostrano una continuità architettonica con i primi esempi di architettura vernacolare del periodo feudale. L’armonia di spazio, luce e ornamenti rende il complesso di Hodja Zaynuddin uno dei monumenti più importanti di Bukhara e un’affascinante testimonianza dell’architettura islamica.