Khiva - Harem a Kunya Ark
Kunya-Ark è una fortezza storica di Khiva, uno dei palazzi del Khan di Ichan-Kala. La storia dell’origine della fortezza è inseparabile dalla storia di Khiva. Solo alcuni edifici del XIX secolo rimangono sul territorio dell’Arca. Qui nell’Arca, oltre alle residenze dei khan e dei funzionari di corte, c’erano le istituzioni statali, la zecca, le moschee estive e invernali, l’harem, l’armeria, l’officina per la produzione di proiettili e cartucce, il magazzino, la cucina, le stalle, lo zindan e l’area speciale per il combattimento degli arieti, la sala di ricevimento (salamkhana, arzkhana per il ricevimento, per il trattamento delle denunce e delle domande).
L’harem si trova lungo il muro settentrionale di Kunya-Ark a Khiva ed è separato dal resto del complesso da un alto muro comune con un piccolo ingresso (ora abbattuto). È un’alternanza di stanze separate con aiwan che si estendono in fila da ovest a est, di fronte a un cortile comune.
L’harem occupava più della metà dell’area totale dell’Arca di Kunya. Cinque aiwan ombreggiati separano alloggi simili dove il sovrano di Khiva viveva con le sue quattro mogli principali. Dall’altra parte vivevano le concubine e i servi. La parola “harem” risale alla parola araba “haram”, cioè “proibito”. L’ingresso nella zona era severamente proibito a tutti gli uomini tranne che al sovrano. Tuttavia, non si parlava di vita dissoluta, di lussuria sfrenata e di orge sfrenate, almeno negli harem dell’Asia centrale. Piuttosto, la modestia caratterizzava la vita strettamente regolata negli harem dei khan.
Le pareti all’interno degli harem sono intonacate con gantsch e in alcuni luoghi decorate con pannelli intagliati o gruppi di nicchie con intagli a traforo su gantsch. Le aiwan sono a una sola colonna e decorate in modo semplice come le camere. Questo harem a Kunya-Ark a Khiva fu costruito da Muhammad-Rahimkhan (quest’ultimo).