Khiva - Minareto Abdal Bobo
Il minareto Abdal-Bobo a Khiva è piccolo (altezza – circa 10 m, diametro della base – 3, 2 m), ma impressionante, con diametro fortemente decrescente verso l’alto un tronco grassoccio coronato da un’elegante cornice – Sharafa.
Sulla strada per Koy-Darwaza si trova un complesso architettonico Abdal-Bobo, costruito intorno a un piccolo cimitero suburbano. Qui, sulle rive del Khauz, presso una grande moschea nelle vicinanze, si svolgeva il commercio di schiavi.
Il minareto Abdal-Bobo del XVIII secolo, si trova in via Ataeva a Dishan-Kala di Khiva. Fu costruito come parte dell’insieme dello stesso nome dopo la morte di Pahlavan Ahmad Zamchi (il suo vero nome Abdal-Bobo).
Dishan-Kala è il nome della storica città “esterna” di Khiva. La tradizionale divisione della città in due parti separate: una città interna (Shahristan) – Ichan Kala (letteralmente: cerchio interno di difesa) e una città esterna (Rabad) – Dishan Kala (cerchio esterno di difesa). A differenza di Ichan-Kala, che ha conservato quasi completamente il suo aspetto esterno, rimangono solo alcune porte delle mura difensive esterne, in particolare la porta Kozh-Darwasa, a 500 metri dalla porta nord di Ichan-Kala (Bagcha-Darwasa), così come le porte Khazarasp-Darwasa e Gandimyan-Darwasa. Allakuli-khan costruì il bastione esterno nel 1842 per proteggersi dagli attacchi degli Yomud (una delle tribù turkmene).
Secondo il poeta e traduttore Agahi, Allakuli-khan costruì le mura del Dishan-Kala in 3 anni e costrinse tutti i suoi subordinati a lavorare gratis per 12 giorni all’anno. Più di 200 mila persone hanno partecipato alla costruzione del muro. Le dimensioni del muro esterno erano le seguenti: Lunghezza – 5650 m, altezza – 6-8 metri, spessore alla base – 4-6 metri. È interessante sapere da dove è stata presa tanta argilla per costruire le mura. Le ricerche hanno rivelato che l’argilla veniva estratta a due chilometri a nord della città, nel territorio chiamato Govuk-kul; ora c’è un grande lago. E ancora oggi, l’argilla locale di ottima qualità è utilizzata dai moderni vasai. La leggenda dice che l’argilla di questa zona fu usata quando il profeta Maometto costruì Medina, e il lago che fu creato in seguito è considerato sacro.