La storia del Kirghizistan prima della nostra era: uno sguardo alle antiche radici di un patrimonio culturale
Le prime tracce di attività umana nella storia del Kirghizistan prima della nostra era risalgono al Paleolitico Antico o Inferiore (Antica Età della Pietra). Il monumento di quel tempo era uno strumento di pietra trovato da Okladnikov nel 1953 nel Tien Shan centrale, sulla riva sinistra del fiume On-Archa. La tecnica di lavorazione degli utensili di pietra permette di datare la loro fabbricazione a 300 mila anni fa. Uno strumento simile è stato trovato a Khoja-Bakyrgan-Sai nel sud del Kirghizistan.
L’Eneolitico è rappresentato solo dalla parte più antica dei disegni scolpiti sulle pietre del tratto di Saimaly Tash. È un grandioso centro di culto dall’Eneolitico attraverso l’Età del Bronzo fino al Medioevo.
I popoli allevatori di bestiame dell’Asia centrale nella metà del 1° millennio a.C. erano chiamati “Saks” nelle fonti. Erano tribù bellicose che giocarono un ruolo attivo nelle vicende politiche dell’Asia centrale nel primo millennio a.C.
Nel III secolo a.C., l’impero unno dominava l’Asia centrale. Nel 201 a.C. Maode (Maodun) subordinò il possesso di Gegun (Kirghizistan), che allora si trovava nel Tien Shan orientale. Il regno di Maodun fu un’importante pietra miliare nella storia del popolo kirghiso: l’etnonimo “kirghiso” fu menzionato per la prima volta nelle cronache cinesi nel 201.
Gli Uzun erano i successori dei Sak. Dopo aver occupato Zhetisu, Dzungarien e il Tien Shan centrale, fondarono qui uno degli stati più antichi. Il sovrano Usun Künbag inflisse una sconfitta schiacciante agli Unni nel 71 a.C. in alleanza con l’impero Khan. A quel tempo, una parte del Kirghizistan apparteneva allo stato di Davan nella valle di Fergana. Davan (secondo le fonti persiane antiche – Parcana) era una terra densamente popolata. I cavalli di Fergana, che la Cina voleva procurarsi per la sua cavalleria, erano particolarmente famosi. Nel 104-99 a.C. Davan difese l’indipendenza nella lotta contro l’impero Khan.